giovedì 30 dicembre 2010

Gli Alibi. ( Sul Turismo a Cattolica )




L' antefatto: bisognerebbe introdurre nella politica come nella box il principio di "manifesta inferiorità" con il principio di "manifesta incapacità".
Da noi a Cattolica è successo. Il Sindaco , la Giunta, il comune è stato commissariato. Direte cose che succedono in meridione per altri motivi. No è successo nella prospera Emilia Romagna. Dopo Bologna , li per fatti diversi, anche Cattolica il Sindaco è stato sfiduciato da una parte dei suoi PD e civica annessa , per manifesta incapacità a governare.
Tanto di cappello ed onore a coloro che hanno avuto tanto coraggio di fare un gesto responsabile contro gli interessi di partito e a favore del bene della città.

Questo breve prologo, per cercare di capire se il seguito potrà essere un romanzo, un dramma , una commedia o una farsa ; spero solo che vi sia solo un lieto fine.

L’argomento .

I vari casi, importanti, sulle presunte malefatte della Casa Cerri, dell’allungamento del molo al porto , passaggi strani di diritti edificatori e tanto altro interessano, ma spetta alla comunità agli elettori e forse anche alla magistratura interessarsene, così come il Bus Terminal, che però ci interessa più da vicino come operatori turistici.
Il Turismo appunto. Quali i punti principali di una stagione difficile? Quali le risposte ? Quali le prospettive ?.

Non mi sembra il caso , su questo argomento, di colpevolizzare più di tanto il Comune; la posizione mantenuta di stallo non ha dato una percezione di miglioramento nella politica turistica ma neanche di peggioramento: è stata pressochè assente.

La cosa che è stata ravvisata maggiormente dai turisti è stata l’incuria ed una maggiore sporcizia nelle strade, poco altro.

Veniamo invece a come gli operatori si sono mossi in questo contesto di difficoltà congiunturale ma anche di sistema.

Di sistema. “ A Cattolica durante gli incontri tra gli albergatori non vi è quel clima infuocato come succede negli incontri a Riccione o più ancora a Rimini “ più o meno le parole del nostro presidente degli albergatori , Cecchini , alla presenza dell’assessore al turismo della provincia, Galli. 
Purtroppo è vero, l’interesse principale che porta gran parte degli albergatori a queste riunioni, da 15 anni a questa parte è se la legge dei vigili del fuoco verrà prorogata e come.

Problemi importanti piano strategico, tendenze, destagionalizazzione, mercati, infrastrutture di supporto, creazione di un distretto con alcune realtà vicine, creazione di un brand , promozione commercializzazione eventi e tanto altro ,mai sentito parlare.

Mi è capitato sentire banalità anche offensive, “quest’estate a Cattolica vi erano solo passeggini “ ( peccato Briatore con suo figlio , Falco ,quest’anno ha scelto un’altra meta ) , “ dobbiamo puntare su famiglia e turismo sportivo” infatti il sindaco di Riccione ringrazia e in conferenza stampa ha messo in bella evidenza che i tornei di “ Komm Mit “ saranno esclusiva per altri 3 anni di Riccione; noi li abbiamo mandati via.

L’indirizzo deve essere dato da una Associazione Forte e coesa che dia indirizzi , e si ponga come attore principale anche contro associati che macchiano l'immagine di Cattolica ,e non trovi sempre l’alibi che il Comune non fa niente.

Abbiamo perso una generazione di albergatori, esiste a Cattolica ancora una mentalità vecchia di percepire il turismo.

Lo sviluppo velocissimo delle dinamiche turistiche a Cattolica sono state percepite ancora più a rilento che altrove.

I grandi che dovrebbero essere da traino dell’intero comparto sono pressoché assenti, chiusi nel loro procedere isolato, ed alcuni anche dannosi al comparto stesso.

Alcuni validissimi imprenditori altri solamente speculatori.
In questo contesto alle piccole realtà come sono la maggior parte degli hotel di Cattolica non resta che navigare a vista , sperando che la cristiana Provvidenza possa prolungare di un ulteriore anno la lenta agonia.

Ecco perché dicevo una generazione perduta, a Cattolica non vi è stato un ricambio generazionale che abbia saputo afferrare nel momento più alto degli investimenti fatti dal comune sotto Micucci per modernizzare un programma alberghiero innovativo.

Quando mi si dice “ E’ bene che qualche giovane entri nel consiglio della COPAC “ ricordo di avere già 50 anni; è successo questo una generazione che poteva e doveva capire gli sviluppi del turismo moderno si è persa.

Ora, questo non vuol dire che il tutto sia disperatamente irrimediabile, no, bisogna capire che da soli non si va avanti.

Gli egoismi e le rivalità tipiche più di una mentalità contadina più che imprenditoriale,
hanno fatto si che ognuno guardasse al suo orticello.

Il turismo è un’industria, il nostro turismo pur mantenendo le peculiarità tipiche della nostra terra, deve prendere una via unitaria e lasciare a parte quegli egoismi che hanno caratterizzato il passato.

Bisogna aprire ai giovani subito, non intendo i giovani di 50, 60 e oltre .
Basta con gli alibi, e con il dare le colpe agli altri, se colpe vi sono vanno stigmatizzate e fatte presenti, in gruppo , unitariamente.

Dopo tutto diamo lavoro a miglia di persone, ma non possiamo ricattare nessuno, brandendo lo spauracchio della delocalizzazione, dobbiamo restare per forza, lottare ma non farci prendere in giro da politicanti di mestiere capaci solo di spot .
Leggevo l’altro giorno di formare un partito politico degli operatori turistici, grosso errore, casomai bisogna formare una lobby forte e coesa con tutti i componenti.

Se una Fiat riesce a fare un accordo coi sindacati anche senza la presenza della Fiom al tavolo, noi non possiamo incidere ed influire sulle scelte di un Comune, di una Provincia o di una Regione?

Un tavolo dove non si abbia paura di dire cosa si vuol fare , dove si vuole arrivare come affrontare con unione, e penso anche di coloro che non sono proprietari ma anche gli affittuari di aziende; essere aperti al dialogo con le istituzioni ma senza farsi prendere in giro; unire le forze anche a livello proprio di strutture , contigue e non, unioni di elementi omogenei , unione di servizi .

E' fondamentale indire un gruppo aperto di studio per individuare le strategie e i probabili mutamenti del Turismo a Cattolica almeno per i prossimi 20 anni, cosa che hanno fatto comuni limitrofi, ma nessuno da noi è stato capace di proporre seriamente.

Indirizzarsi verso un prodotto migliore, con un indirizzo chiaro da parte delle istituzioni, regole chiare condivise e valide per tutti, senza regole il gioco è sporco.

Basta con gli alibi. Non mi è piaciuto sentire Cattolica – 5, qualcosa nel 2010 , Riccione -0, qualche cosa cosi come Rimini e Misano. C’è qualcosa che mi puzza non vedo chiaro.
Se i numeri fossero veri c’è da meditare parecchio. Non vi sono più alibi.

Sta a noi dare un finale a questa storia , spero che sia a lieto fine, preferirei quasi che fosse drammatica ma che non finisca in farsa, non avremmo capito un tubo. 

Una battuta per concludere : “ A Natale a Cattolica e' sceso il Nazareno che ci salvera' per quest'anno ,speriamo che per Pasqua con le elezioni Risorga Cattolica “

BUON ANNO

giovedì 23 dicembre 2010

Hotel Belmar Cattolica TV: Ballando in Via Dante

Una serata di fine Giugno 2010 alietata dalla bella musica della Sgavillo Band e dalla bella voce di Giulia di fronte al nostro Hotel, la gente si diverte si ferma, balla, solo qualche personaggio a cui forse il turismo da fastidio ci chiama le forze dell'ordine, tra l'altro gentilissime. Il turismo già in crisi aspetta il colpo di grazia : grazie a coloro che lo desiderano !