venerdì 9 marzo 2012

A Cattolica, grazie al contributo delle categorie, niente tassa di soggiorno







CATTOLICA | 08 marzo 2012 | 16:33 
Nessuna frizione ma un lavoro condiviso per dare risposte alla città. A Cattolica, Comune e categorie economiche hanno dato vita ad un'iniziativa che verrebbe da definire unica, almeno sul territorio. Ma andiamo con ordine: a novembre, quando l'amministrazione ha iniziato a fare i conti in vista del bilancio, tra tagli e mancate entrate si è trovata un milione e 200mila euro di risorse in meno. Quelle previste per gli interventi di riqualificazione della città in senso turistico. Ancora di Imu non si parlava e le leve fiscali a disposizione per far quadrare i conti erano le solite: tassa di soggiorno e addizionale Irpef. Sono partiti allora una serie di incontri con le categorie. E qui sta la notizia: niente attriti o proteste ma, da parte di queste ultime, la volontà di collaborare mettendo mano al portafoglio.

"C'è stato un grosso sforzo dell'associazione albergatori - spiega a Tempo Reale (Radio Icaro - IcaroTv) il sindaco Piero Cecchini - così come dei bagnini. Un po' più complicato è stato con artigiani e commercianti che sono più frazionati in diversi settori. Comunque sono riusciti a raccogliere 420mila euro che si trovano in un libretto di risparmio che sarà dato all'amministrazione comunale."
Al momento gli albergatori hanno raccolto oltre 350mila euro, bagnini e chioschisti 60mila e i pescatori 10mila. Ma la cifra del cosiddetto fondo per lo sviluppo turistico potrebbe aumentare. Tutti consapevoli, spiega ancora Cecchini, che proprio il turismo è una risorsa vitale per la città che, a fronte di 17mila abitanti, conta su ben 250 esercizi ricettivi, 660 negozi, 220 tra ristoranti e bar e 60 concessioni di spiaggia. 
“Il resto della somma (ndr per arrivare al milione 200mila euro) sarà reperita andando ad incidere lievemente sull’Imu secondaria", spiegano dal comune.

A beneficiare dell'iniziativa non saranno però solo le categorie. Perché se il fondo permette di scongiurare l'introduzione della tassa di soggiorno, il comune conferma di voler mantenere la pressione fiscale a livelli minimi. 

“Nel nostro schema di bilancio, che dovrà passare al vaglio del consiglio comunale, non è previsto un aumento dell’addizionale Irpef: attualmente fissata allo 0.15%, resta una delle più basse della Regione – spiegano Cecchini e il suo vice Bondi – Vogliamo mantenere al minimo l’Imu sulla prima casa proprio per sostenere le famiglie e i redditi medio-bassi mentre l’addizionale comunale sull’Imu secondaria è attualmente allo studio dei nostri uffici tecnici. In ogni caso l’impostazione è chiara: pressione fiscale bassa dunque anche l’Imu secondaria inciderà in maniera limitata sulle tasche dei cattolichini”.

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