venerdì 16 gennaio 2009

Non mi omoLOGO



Nel post precedente, “ il Figlio dell’albergatore” ho introdotto in modo semplice ed empirico l’evolversi e lo sviluppo turistico romagnolo.
Ho posto dei periodi storici approssimativamente validi, così come la storia anche la storia del turismo si sviluppa giorno dopo giorno,senza un progetto ma con il susseguirsi di avvenimenti particolari ed imprevedibili alcuni databili e possono dare un supporto più preciso.
Avevo posto la metà circa degli anni ottanta come l’apice massimo dello sviluppo del turismo post bellico.
Per il nostro turismo penso i principali elementi databili che abbiano contribuito al mutamento del suo sviluppo siano stati: i Mondiali di calcio di Spagna ’82, l’avvento del problema Aids dagli anni 83/84 circa in avanti,il movimento Yuppies ( da contrapporre a quello hippies degli anni 60/70)che partito dall’america e giunto anche in Europa ha condizionato lo stile di vita e quindi di mode ed abitudini,le mucillaggini del ‘90.
Estate 1982 .Mi ricordo bene quell’estate, gli stranieri erano numerosissimi , i bar le strade erano stracolmi, non vi era più posto neanche per uno spillo; voglio porre questa data come riferimento, non tanto perchè vincemmo il mondiale contro la Germania, che certamente li fece arrabbiare, ma il fatto che essi scoprirono la Spagna e la Spagna scoprì i tedeschi.
Da quel momento il numero di tedeschi che cominciarono ad andare verso la Spagna così come gli investitori fu enorme.
Non a caso il logo di quei mondiali è ancora presente in ogni avvenimento spagnolo, ed anche nel
sito ufficiale del turismo spagnolo odierno.
Il problema Aids, raffreddò ulteriormente quel senso di libertà e felicità che aveva contraddistinto i decenni precedenti.
Le speculazioni finanziarie, il senso esasperato di arrivismo e di apparire, tipico dell’era reganiana dove le speculazioni e le bolle portarono il mercato ad essere l’unico Dio,le cui conseguenze stiamo pagando ora, il mondo si allarga, le mete lontane sempre più raggiungibili, la Riviera è sempre meno attraente.
Aggiungiamo la sensazione che si era instaurata dopo le mucillagini, cioè la pubblicità negativa che il nostro mare fosse sporco, quando fu un fenomeno naturale normalissimo, ma spinto dai media a tal punto da far sembrare il nostro mare uno stagno, la reputazione simile a quella dell’immondizia di Napoli ,ma qui senza la colpa di nessuno, a noi italiani piace farci male da soli.
Fortunatamente riusciamo a tenere le presenze merito del fedele cliente italiano, delle famiglie dei prezzi ancora competitivi.
La pubblicità specialmente su riviste e giornali aiuta a coprire sufficientemente le presenze della stagione che diventa però costantemente più corta.
Le speculazioni immobiliari modificano in modo fondamentale la geografia delle città di mare.
Famiglie locali ,di lunga esperienza turistica lasciano il posto ad avventurieri e a improvvisati albergatori.
Le conseguenze sono: chiusura o trasformazione di piccoli medi alberghi, la mentalità ancora esistente, di sfruttare le strutture sino all’osso non pensando che nel frattempo il turismo è cambiato e le esigenze sono cambiate.
Un esempio personale, ricordo che avevamo 3 camere al piano sala, mio padre non voleva assolutamente privarsene, certo sappiamo tutti l’importanza della ricettività, io gli dissi che se da quelle camere non avessimo ottenuto, servizi, bar bagni ufficio ed altro io quell’estate non lo avrei aiutato , alla fine mi ascoltò. Oppure quando si fece la via Dante pedonale, lui era contrario come lo erano molti in quel periodo,in quanto i clienti non sarebbero più passati con le macchine.
In effetti nei decenni precedenti tantissimi clienti arrivavano improvvisamente in hotel senza prenotare, l’ufficio prenotazioni Iat era tempestato di richieste.
Ora tutti sappiamo dell’importanza di strade libere senza macchine che dovrebbe essere peculiarità di tutta la cittadina.
Lo stesso vale per la pubblicità molti alberghi la facevano già da tantissimi anni, io iniziai con giornali e riviste alla fine degli anni ottanta, i risultati furono importanti, poi la scoperta degli ultimi 3 lustri circa di internet.
Chiamo questo periodo MEDIAevo, che ha seguito il Classico Turismo Romagnolo.
I media che pongono passivamente alla scelta il cliente davanti ad un ritaglio di giornale o ad una immagine rubata o ingannevole ma fortunatamente la stragrande maggioranza degli albergatori lavora con il massimo della serietà,dell'impegno e dedizione.
La fortuna di Cattolica turistica è stata quella di avere avuto un sindaco come Micucci una persona che vedeva nel futuro, molti diranno che ci ha lasciato in un mare di debiti, è vero però ci ha lasciato una cittadina invidiata e bellissima.
E’ stato precursore di idee che paesi limitrofi ancora non sono riusciti neanche a progettare.
Certamente il momento attuale non è dei più favorevoli all’investimento, anche se sarebbe il momento più opportuno se non vi fossero lacci e laccioli di una burocrazia invadente e fastidiosa, ed aprire alla formazione di un distretto Europeo del turismo per fare arrivare contributi che di solito vanno inutilmente indirizzati alle regioni del mezzogiorno.
Dobbiamo uscire dal buio del MEDIAevo dove “tutto si vende tutto si compra “ anche quello che non esiste o come nel gioco delle tre carte dove la verità viene nascosta.
Si deve ritrovare un nuovo Umanesimo, un turismo 2.0 ,eticità ,rapporto umano basato sulla fiducia e la correttezza, regole semplici sicure e valide per tutti, con l’ausilio di questo potente mezzo che è internet , dove in tempo reale si può vedere,discutere obbiettare,confrontare,consigliare; sarà più difficile distorcere la realtà .
L’Essere al centro, non l’Apparire; in questo modo con idee progetti,fantasia,programmi si può arrivare ad un nuovo Rinascimento.

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